Da "L'Ottavo Cancello"
1946
"...ma, tornando a mio papà, ricordo che nel 1946 si
scatenò una rivolta dei detenuti all’interno del carcere. Per tre giorni i
rivoltosi rimasero rinchiusi con alcuni ostaggi, e vi furono dei morti.
In quei momenti concitati mio padre poté entrare nel
penitenziario. I carcerati ribelli si fidavano solo di lui.
Mi raccontava che i reclusi erano esasperati dalle
condizioni disumane in cui stavano ammassati in celle fatiscenti.
Grazie al suo impegno e al suo coraggio mio papà
divenne in quei momenti cruenti l’unico canale di comunicazione con l’esterno.
Milano fu avvolta in un’atmosfera cupa. I tre giorni
della rivolta dell’aprile 1946 vennero chiamati Pasqua di sangue.
Le richieste dei detenuti non furono accolte, prevalse
la linea dura e le autorità decisero di intervenire con un blitz di esercito e
polizia, talmente schiacciante da costringere i rivoltosi alla resa”.
Finisco di sorseggiare il caffè. Come immaginavo, il
racconto si fa avvincente sin dalle prime battute. Non ero al corrente di quella sanguinosa rivolta. Quindi mi riprometto di
effettuare ricerche in proposito. Da una verifica successiva all’incontro,
riesco a reperire agevolmente su internet articoli, informazioni e un video di
un vecchio cinegiornale dell’Istituto Luce
sull'episodio. Lo visiono.
Mi rendo subito conto della scandalosa manipolazione della notizia, volutamente
falsata per nascondere il vero motivo della rivolta, ossia le disastrose
condizioni in cui si trovava il carcere di San Vittore nei mesi successivi al
secondo conflitto mondiale. Vi erano reclusi, letteralmente stipati, il triplo
dei detenuti previsti, in una struttura invivibile, seriamente danneggiata
dalla guerra finita da poco. Mi consola il fatto di essere riuscito a reperire
un gran numero di articoli che rivelano con maggiore obiettività e veridicità i
fatti accaduti, nonché la storia e la personalità dei principali personaggi
coinvolti. Ignoravo inoltre che persino lo scrittore Bevilacqua avesse scritto
un romanzo ispirato a quella sommossa.
Link http://provinciadiroma.archivioluce.com/provincia-roma/scheda/video/IL5000008818/2/Cronaca-nera-Rivolta-al-S-Vittore-di-Milano.html
Articolo di Gian
Antonio Stella, Corriere della Sera
11/11/2003
Peccato che in nessuna delle ricerche da me
attuate compaia la figura di Caminiti-padre, che in realtà ebbe un ruolo
importante di mediazione, al fine di evitare ulteriori spargimenti di sangue."
Da "L'Ottavo Cancello"
1981
Da "Il Sole 24 Ore"
8/6/2013
Da "L'Ottavo Cancello" capitolo 2
"...rifletto
su quanto mi ha riferito Salvatore circa le condizioni di San Vittore nel
dopoguerra, e le confronto con quelle attuali delle carceri in Italia.
Dopo
oltre mezzo secolo la situazione non sembra migliorata di molto. Nonostante
siano trascorsi tanti anni, non si sono viste riforme strutturali e la
situazione rimane altamente critica.
Sebbene
continuino a sollevarsi proteste da più
parti, lo Stato sembra non dare eccessivo peso a quella che dovrebbe
essere considerata una situazione di emergenza, che purtroppo si protrae da molto
tempo. Sembra impossibile che in una nazione civile e democratica, per un colpevole
immobilismo, permanga una palese violazione dei diritti fondamentali dell'uomo
e del Diritto alla Salute (sancito
dall’articolo 32 della nostra Costituzione), contenuti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle
Nazioni Unite, di cui l’Italia è stata una delle prime firmatarie. "
Ogni ulteriore commento è superfluo




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